Quando si parla di grandi serre in
acciaio e vetro, il nome più famoso che ci viene in mente è indubbiamente
quello di Joseph Paxton (1803-1965). Paxton era giardiniere, botanico e
architetto. La sua opera più famosa è il Crystal Palace (Palazzo di cristallo),
costruito, nel 1851, in occasione dell’Esposizione Mondiale a Londra.
Il Crystal Palace visto
da nordest (da Dickinson's Comprehensive Pictures
of the Great Exhibition of
1851, pubblicato 1854).
Figlio di un contadino, trascorse la
sua prima gioventù in condizioni di estrema povertà. Lasciò il lavoro che aveva
presso il suo fratello maggiore per iniziare un apprendistato di giardinaggio.
Il suo lavoro di giardiniere lo portò in contatto con la Horticultural
Society di Chiswick,
dove, all’età di 21 anni, divenne capo squadra dell’arboreto. Con l’aiuto di William Spencer Cavendish, il VI duca di Devonshire, divenne, nel 1826,
capo giardiniere di Chatsworth. Nel 1832 il duca lo nominò amministratore delle
sue tenute. A Chatsworth egli impiantò un arboreto e cominciò a costruire. La
prima opera fu una gigantesca fontana, alta ben 85 metri. Contemporaneamente
cominciò a scrivere trattati scientifici.
Le sue prime serre, ancora piccole, le costruì nel 1828, poi, nel 1831/32 sviluppò dei nuovi particolari costruttivi per i tetti in vetro, il sistema Ridge-and-furrow (cresta e solco). L’inclinazione dei tetti vetrati è molto rilevante per la riflessione e la trasmissione ottimale dei raggi solari. In questo campo poteva basarsi sui precedenti studi di Loudon. Nella costruzione delle sue serre, Paxton applicò il principio del tetto piegato perfezionandolo con delle travi che formavano contemporaneamente canali per raccogliere e deviare le acque piovane e la condensa. Tra il 1836 e il 1840 costruì la Palm House di Chatsworth, il “great Conservatory”, una serra delle dimensioni di 85 x 40 metri.
Il Crystal
Palace dell’Esposizione
mondiale del 1851
Nel 1849 un gruppo di banchieri e industriali britannici, la Society of Arts, decisero di organizzare una Esposizione Mondiale (Great Exhibition) per pubblicizzare i prodotti industriali del paese. L’edificio doveva offrire una superficie espositiva di 64.000 metri quadrati, sorgere sul terreno dell’Hyde Park, ma senza per questo abbattere nessun albero. Il fondo finanziario era limitato a 100.000 sterline. Fu organizzato un concorso a cui partecipavano 233 progetti, purtroppo quasi tutti troppo costosi e quindi scartati. Solo due progetti, quello di Richard e Thomas Turner di Dublino e quello di Hector Horeau di Parigi, furono giudicati soddisfacenti, ma l’incarico non venne affidato. Dopo il deludente esito del concorso, la giuria formò un comitato esecutivo e presentò un progetto che prevedeva la costruzione di un edificio convenzionale in muratura, ma questo progetto aveva due essenziali difetti: solo i costi relativi al materiale ammontava a 120.000 - 150.000 sterline e per giunta non sarebbe stato possibile realizzarlo entro la data prevista per l’esposizione. La cittadinanza bocciò il progetto e il comitato esecutivo decise di bandire un nuovo concorso invitando espressamente Joseph Paxton a parteciparvi.
Il Crystal Palace in una raffigurazione d’epoca
Paxton,
basandosi sulle sue esperienze acquisita con la costruzione di serre, presentò
il progetto per una costruzione, tutta in ghisa e vetro, composta da elementi
standardizzati, che permettevano il suo montaggio in sole 17 settimane. Questo
palazzo di vetro, ribattezzato subito dai cittadini Crystal Palace, era praticamente ampliabile in ogni direzione e
copriva un’area di 93.000 metri quadrati (564
x 137 m, alto 20,3 metri; 3300 pilastri e 300.000 lastre di vetro).
Il
Palazzo di cristallo, considerato una meraviglia dell’architettura moderna,
sollevò un grande entusiasmo verso le costruzioni di ferro e vetro. In tutto il
mondo si cominciò allora a costruire serre di ogni tipo e a coprire le stazioni
ferroviarie e le gallerie commerciali con grandi tetti d’acciaio e di vetro.
Dopo
l’Esposizione Mondiale, l’edificio fu smontato e ricostruito, con alcune
modifiche, a Sydenham, al centro di un grande parco dove servì come museo e
struttura espositiva. Purtroppo, il 30 novembre 1936, il Crystal Palace venne
completamente distrutto da un terribile rogo e non è stato più ricostruito.
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