Un po’
dappertutto, davanti a molti ristoranti e caffè vi sono spesso delle terrazze
che, nella brutta stagione, possono essere interamente chiuse con delle vetrate
ed ospitare i clienti. Dall’autunno fino alla primavera, queste terrazze
offrono un ambiente riparato dal vento e dalla pioggia, quindi utilizzabili
anche quando il tempo è instabile.
Facciata Sud di un edificio
residenziale con negozio di fiori al Piano Terra e giardino d’inverno sul
tetto, Londra 1875
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Gli ambienti vetrati hanno una lunga tradizione nell'Europa centrale e settentrionale anche nell’architettura residenziale. In tedesco questi ambienti sono chiamati “Wintergarten”, ovvero “giardini d’inverno”, perché, nella brutta stagione, consentono di ripararvi le piante più delicate che in estate stanno sul balcone o sulla terrazza. Il giardino d’inverno, chiamato in italiano anche serra solare, fa quindi parte di un’abitazione, un locale dove trascorrere qualche ora, godendo del sole anche in inverno.
I giardini
d’inverno sono nati nel XIX secolo, quando l’industria cominciò a fornire
lastre di vetro più grandi e a prezzi più sostenibili. Sin da quel momento, il
giardino d’inverno è diventato un elemento quasi indispensabile di ogni casa
elegante come dimostra l’immagine su questa pagina.
Giardino
d’inverno annesso a una casa
(Fonte: Anonimo, Small Conservatories, Scientific
American Supplement, 1880)
Da quando
il risparmio energetico è divenuto imperativo, i giardini d’inverno acquistano
nuovo interesse, perché sono stati pubblicizzati come un mezzo per risparmiare
energia, una specie di collettore solare, o semplicemente come una sorta di cuscinetto
termico che attenua la differenza di temperatura tra esterno e interno.
Oggi, molti
considerano i giardini d’inverno elementi indispensabili dell’architettura
climatica e solare, elementi che contribuiscono al risparmio energetico perché
sfruttano ampiamente gli apporti energetici del sole.
Sarebbe
bello, purtroppo, però, non è così; un risparmio energetico vero e proprio lo si
ottiene solo raramente: il calore guadagnato durante le ore di sole, si
disperde rapidamente durante le ore notturne. Ciò che i fautori di queste costruzioni
hanno dimenticato è che in un giardino d’inverno tutto vetro
si possono svernare le piante solo grazie al calore trasmesso dai locali
retrostanti e non grazie al soleggiamento diurno. Così come una serra, anche un
giardino d’inverno ha bisogno di un certo riscaldamento.
Un
giardino d’inverno è un ambiente per l’inverno e per la mezza stagione; in
estate si surriscalda facilmente e può trasformarsi in un vero e proprio forno
se non è adeguatamente ventilato e ombreggiato, perciò esso non deve essere solo
apribile e anche ma anche ombreggiabile in estate.
Comunque,
in molte case moderne, questi giardini solari non sono altro che un comodo ampliamento
del salotto, dove si può prendere un po’ di sole al riparo dalle intemperie e
dal freddo. Questa comodità è ancora più apprezzata se il volume del giardino
d’inverno, erroneamente considerato dal regolamento urbanistico comunale un
dispositivo di risparmio energetico, non entra nella volumetria della casa.
Un
moderno giardino d’inverno davanti a una villetta
Tuttavia, vi
sono anche giardini d’inverno che possono contribuire al risparmio energetico
ma, per fare questo, devono possedere vetri isolanti a tre lastre montati su un
telaio a taglio termico e quindi molto costosi.
Davanti a
una casa si può anche costruire una vetrata che funge da collettore solare per
contribuire così al riscaldamento della casa, ma in questo caso l’annesso deve
essere stretto, quindi non è utilizzabile come ambiente abitativo, inoltre bisogna
installare un sistema che immagazzini e conservi il calore ottenuto dal sole
per le ore senza sole.
Prima di
costruire un giardino d’inverno solare bisognerebbe definire precisamente quello
che si vuole veramente: un angolo luminoso che serva ad ampliare il salotto,
uno spazio dove riparare in inverno le piante, oppure un collettore solare a
finestra.
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