lunedì 4 novembre 2013

Giardini d’inverno


Un po’ dappertutto, davanti a molti ristoranti e caffè vi sono spesso delle terrazze che, nella brutta stagione, possono essere interamente chiuse con delle vetrate ed ospitare i clienti. Dall’autunno fino alla primavera, queste terrazze offrono un ambiente riparato dal vento e dalla pioggia, quindi utilizzabili anche quando il tempo è instabile.

Facciata Sud di un edificio residenziale con negozio di fiori al Piano Terra e giardino d’inverno sul tetto, Londra 1875

Gli ambienti vetrati hanno una lunga tradizione nell'Europa centrale e settentrionale anche nell’architettura residenziale. In tedesco questi ambienti sono chiamati “Wintergarten”, ovvero “giardini d’inverno”, perché, nella brutta stagione, consentono di ripararvi le piante più delicate che in estate stanno sul balcone o sulla terrazza. Il giardino d’inverno, chiamato in italiano anche serra solare, fa quindi parte di un’abitazione, un locale dove trascorrere qualche ora, godendo del sole anche in inverno.

I giardini d’inverno sono nati nel XIX secolo, quando l’industria cominciò a fornire lastre di vetro più grandi e a prezzi più sostenibili. Sin da quel momento, il giardino d’inverno è diventato un elemento quasi indispensabile di ogni casa elegante come dimostra l’immagine su questa pagina.

 
Giardino d’inverno annesso a una casa
(Fonte: Anonimo, Small Conservatories, Scientific American Supplement, 1880)

Da quando il risparmio energetico è divenuto imperativo, i giardini d’inverno acquistano nuovo interesse, perché sono stati pubblicizzati come un mezzo per risparmiare energia, una specie di collettore solare, o semplicemente come una sorta di cuscinetto termico che attenua la differenza di temperatura tra esterno e interno.

Oggi, molti considerano i giardini d’inverno elementi indispensabili dell’architettura climatica e solare, elementi che contribuiscono al risparmio energetico perché sfruttano ampiamente gli apporti energetici del sole.
 
Sarebbe bello, purtroppo, però, non è così; un risparmio energetico vero e proprio lo si ottiene solo raramente: il calore guadagnato durante le ore di sole, si disperde rapidamente durante le ore notturne. Ciò che i fautori di queste costruzioni hanno dimenticato è che in un giardino d’inverno tutto vetro si possono svernare le piante solo grazie al calore trasmesso dai locali retrostanti e non grazie al soleggiamento diurno. Così come una serra, anche un giardino d’inverno ha bisogno di un certo riscaldamento.
Un giardino d’inverno è un ambiente per l’inverno e per la mezza stagione; in estate si surriscalda facilmente e può trasformarsi in un vero e proprio forno se non è adeguatamente ventilato e ombreggiato, perciò esso non deve essere solo apribile e anche ma anche ombreggiabile in estate.
Comunque, in molte case moderne, questi giardini solari non sono altro che un comodo ampliamento del salotto, dove si può prendere un po’ di sole al riparo dalle intemperie e dal freddo. Questa comodità è ancora più apprezzata se il volume del giardino d’inverno, erroneamente considerato dal regolamento urbanistico comunale un dispositivo di risparmio energetico, non entra nella volumetria della casa.  
Un moderno giardino d’inverno davanti a una villetta
 
Tuttavia, vi sono anche giardini d’inverno che possono contribuire al risparmio energetico ma, per fare questo, devono possedere vetri isolanti a tre lastre montati su un telaio a taglio termico e quindi molto costosi.
 
Davanti a una casa si può anche costruire una vetrata che funge da collettore solare per contribuire così al riscaldamento della casa, ma in questo caso l’annesso deve essere stretto, quindi non è utilizzabile come ambiente abitativo, inoltre bisogna installare un sistema che immagazzini e conservi il calore ottenuto dal sole per le ore senza sole.
 
Prima di costruire un giardino d’inverno solare bisognerebbe definire precisamente quello che si vuole veramente: un angolo luminoso che serva ad ampliare il salotto, uno spazio dove riparare in inverno le piante, oppure un collettore solare a finestra.
 

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